Mediterraneo: una metafora del pensiero complesso per navigare in mare aperto e in tempi incerti
Sintesi breve
La conferenza esplora il Mediterraneo come simbolo di complessità e convivenza, sottolineando l'importanza di un nuovo umanesimo per affrontare le sfide attuali.
Sintesi
La conferenza si apre con la presentazione del professor Devastato, docente e attivo in progetti di integrazione e accoglienza per immigrati. Il relatore inizia a discutere il Mediterraneo, definendolo un "mare mitico" e un caleidoscopio di culture e civiltà. Tuttavia, sottolinea anche le tensioni geopolitiche che caratterizzano la regione, rendendola un luogo di conflitto e di sfide.
Il Mediterraneo è descritto come una metafora della complessità, dove la pluralità e l'unità coesistono. Devastato fa riferimento alla necessità di un pensiero obliquo, in grado di abbracciare la molteplicità delle esperienze e delle identità. La conferenza si sofferma sull'importanza di affrontare le incertezze del mondo moderno attraverso un approccio complesso e non semplificato, evidenziando il valore della convivenza e della cooperazione tra i popoli.
In chiusura, il relatore invita a riflettere sulla nostra responsabilità verso le future generazioni, ponendo domande sul tipo di eredità che lasciamo e sulla necessità di un impegno collettivo per costruire un futuro migliore, più inclusivo e sostenibile.
Relatori
- Professor Devastato - Docente di Metodi e tecniche del servizio sociale, Università La Sapienza di Roma
Tematiche Affrontate
- Il Mediterraneo come simbolo di complessità e convivenza
- Tensioni geopolitiche e conflitti nella regione
- L'importanza di un nuovo umanesimo e di un pensiero obliquo
- Responsabilità verso le future generazioni e costruzione di un futuro sostenibile
Parole Chiave
- Mediterraneo
- Complessità
- Umanesimo
- Convivenza
- Geopolitica
- Integrazione